In queste ultime settimane mi sono scontrato con un problema che afflige Mac OS 10.13, ed anche se il 10.14 è già maturo ed il 10.15 è alle porte, la soluzione potrebbe tornare utile a tutti coloro per per vari motivi non possono abbandonare High Sierra.
Su diversi computer Mac di ultima generazione, mi è capitato di riavviarli per essere accolto da una schermata che faceva rimpiangere lo screen blu della morte di Windows.
Lo stesso problema si è verificato nel giro di 2 settimane, su:
- un MacBook Pro 15’’ touch
- un MacBook Pro 13″ touch
- Ed il mio vetusto, ma sempre ruggente, MacBook Pro 13″ late 2013
equipaggiati tutti con Mac OS 10.13.6 ultima release.
Sfortunatamente un riavvio non è necessario. Due sole possibilità sono presenti per uscirne vivi e non perdere i dati.
Soluzione 1 (procedura lunga)
Riavviare in modalità Recovery e re-installare sullo stesso OS di nuovo il macOS come se fosse un aggiornamento. Questa procedura l’ho testata personalmente e funziona, ma non vi nascondo che vi dovete armare di molta pazienza visti i tempi di download dell’aggiornamento più l’installazione.
Soluzione 2 (procedura corta).
Sono giunto a questa soluzione grazie all’attento aiuto di un caro amico, Philippe Grau. In quanto responsabile informatico dello studio in cui lavoro, si è accorto tempo fa che la schermata di blocco all’avvio è dovuta ad un tentativo del mac di aggiornare il sistema operativo, anche se già il computer ha l’ultima aggiornamento del macOS disponibile.
Detto ciò abbiamo potuto constatare che in caso di blocco sarà sufficiente riavviare il mac in modalità disco d’avvio, scegliere il disco su cui è installato il sistema operativo ed attendere circa 10 minuti prima di validare la scelta.
Questa procedura vi permetterà di ritrovare il benamato Finder con tutti i vostri documenti.
Tutto è risolto? Non posso garantirlo in quanto mi è capitato personalmente che, in modo del tutto aleatorio, il fenomeno si riverificasse.
Quello che ho potuto constatare è che il problema sembra essere legato alla presenza, in applicazioni, dell’installer del 10.14 che il mio mac aveva scaricato automaticamente. È bastato cestinarlo per risolvere definitivamente il problema, in quanto, fatto ciò, il mac non cercava più nessun installer all’avvio.
Se mi chiedete se sono deluso di questo bug, rispondo affermativo. C’è gente che si è vista proporre l’aggiornamento al 10.14 anche su macchine incompatibili. L’averlo fatto gli ha bloccato completamente il mac con conseguente perdita dei dati.
É da anni che non mi fido più del macOS e nemmeno di tutti i suoi aggiornamenti minori. Vediamo se con il 10.15 riusciranno a farmi cambiare idea.



Era il 18 novembre 2018, l’Apple Store Carousel du Louvre chiudeva definitivamente le porte per permettere ad Apple di poter avere la tanto desiderata vetrina sugli Champs Elysées al numero 114. Location cercata dal suo primo store parigino, ma ottenuta circa 10 anni dopo con non poca fatica.


























Apple ha reso disponibile l’aggiornamento ad iOS 11.1.1. Si tratta di un aggiornamento intermedio, perchè la società sta già lavorando ad iOS 11.2, attualmente in versione beta presso gli sviluppatori.
Si tratta di una pura formalità. Il Keynote del WWDC è praticamente l’unico evento sicuro della società. Gli altri eventi, infatti, sono comunicati di solito una settimana prima che inizino.
Apple si prepara a lanciare nuovi dispositivi. Sicuramente verrà presentato il nuovo MacBook Pro che probabilmente integrerà un mini-display OLED al di sopra della tastiera. Molto probabili anche nuovi MacBook Air e Cinema Display 5K. E’ molto probabile che ci saranno anche altre sorprese.






